Elenco di punti

Ci sono 3 punti in «Amici di Dio» il cui argomento è Vita soprannaturale  → santificazione del lavoro.

Dobbiamo evitare lo sbaglio di ritenere che l'apostolato si riduca alla testimonianza di qualche pratica di pietà. Tu e io siamo cristiani, ma nello stesso tempo, e senza soluzione di continuità, siamo cittadini e lavoratori, con dei doveri ben chiari che dobbiamo compiere in maniera esemplare, se vogliamo santificarci davvero. Gesù stesso ci stimola: Voisiete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli (Mt 5, 14-16).

Il lavoro professionale — qualunque esso sia — diventa la lucerna che illumina i vostri amici e colleghi. Ripeto pertanto ai membri dell'Opus Dei, e l'affermazione vale anche per tutti voi che mi ascoltate: se mi dicono che Tizio è un buon figlio mio — un buon cristiano —, ma un cattivo calzolaio, che me ne faccio? Se non si sforza di imparare bene il suo mestiere, o di esercitarlo con cura, non potrà santificarlo né offrirlo al Signore; perché la santificazione del lavoro quotidiano è il cardine della vera spiritualità per tutti noi che — immersi nelle realtà terrene — siamo decisi a coltivare un intimo rapporto con Dio.

Forse ti domandi: ma come farò a comportarmi sempre con questo spirito, a portare a termine con perfezione il mio lavoro professionale? La risposta non è mia, è di san Paolo: Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate forti. Tutto si faccia tra voi nella carità (1 Cor 16, 13-14). Fate tutto liberamente e per Amore: non date mai spazio alla paura o all'abitudinarismo; servite Dio nostro Padre.

Mi piace molto ripetere — perché ne ho buona esperienza — questi versi non eccelsi, ma molto espressivi: Mi vida es toda de amor / y, si en amor estoy ducho, / es por fuerza del dolor, / que no hay amante mejor / que aquél que ha sufrido mucho. (La mia vita è tutta d'amore / e, se in amore sono esperto, / è a forza di dolore, / perché non c'è amante migliore / di chi ha molto sofferto). Impégnati nei tuoi doveri professionali per Amore: porta tutto a buon fine per Amore, insisto, e potrai sperimentare — proprio perché ami, anche se devi assaporare l'amarezza dell'incomprensione, dell'ingiustizia, dell'ingratitudine e perfino dell'insuccesso umano — le meraviglie che il tuo lavoro produce. Frutti succosi, semi di eternità!

Fratelli miei carissimi — è ancora la voce di san Paolo —, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore (1 Cor 15, 58). Vedete? Nello svolgere il nostro compito, decisi a santificarlo, entra in gioco tutto un contesto di virtù: la fortezza, per perseverare nel lavoro, nonostante le naturali difficoltà, e per non lasciarsi mai vincere dal suo peso; la temperanza, per spendersi senza riserve superando la comodità e l'egoismo; la giustizia, per compiere i nostri doveri verso Dio, verso la società, la famiglia, i colleghi; la prudenza, per sapere in ogni circostanza che cosa conviene fare e metterci all'opera senza indugi… E tutto, insisto, per Amore, con il senso vivo e immediato della responsabilità del frutto del nostro lavoro, e della sua portata apostolica.

Le opere sono amore, non i bei ragionamenti, dice un proverbio, e non occorre aggiungere parole.

O Signore, concedici la tua grazia. Aprici la porta della bottega di Nazaret, affinché impariamo a contemplare Te, la tua santa Madre Maria e il santo patriarca Giuseppe — che tanto venero e amo —, tutti e tre dedicati a una vita di lavoro santo. I nostri poveri cuori si sentiranno scossi: ti cercheremo e ti troveremo nel lavoro quotidiano, che Tu vuoi che trasformiamo in opera di Dio, in opera d'Amore.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
Riferimenti alla Sacra Scrittura