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Anche tu hai una vocazione professionale che ti «sprona». — Ebbene, questo «sprone» è l’amo per pescare uomini.
Rettifica, pertanto, l’intenzione, e non trascurare di acquisire tutto il prestigio professionale possibile, al servizio di Dio e delle anime. Il Signore conta anche su «questo».
Mi hai domandato che cosa puoi offrire al Signore. — Non ho bisogno di stare a pensare la risposta: le cose di sempre, ma completate meglio, con un tocco finale di amore, che ti porti a pensare di più a Lui e meno a te.
È importante che ti dia da fare, che offra la spalla… In ogni modo, metti gli impegni professionali al loro posto: sono esclusivamente mezzi per arrivare al fine: non possono essere considerati neanche remotamente come la cosa fondamentale.
Quante «professionaliti» impediscono l’unione con Dio!
Perdona la mia insistenza: lo strumento, il mezzo, non deve diventare il fine. — Se, invece del suo peso normale, una zappa pesasse un quintale, il contadino non potrebbe lavorare con un simile arnese, consumerebbe tutta la sua energia nel sollevarlo, e la semenza non attecchirebbe, restando inutilizzata.
È stato sempre così: chi lavora, per quanto retto e puro sia il suo modo di agire, facilmente suscita gelosie, sospetti, invidie. — Se occupi un posto direttivo, rammenta che tali prevenzioni da parte di qualcuno, rispetto a un collega determinato, non sono motivo sufficiente per prescindere dal «chiacchierato»; dimostrano piuttosto che costui può essere utile per imprese maggiori.
È necessario studiare… Ma non basta.?
Che cosa si potrà ricavare da chi si ammazza per alimentare il proprio egoismo, o da chi non persegue altro obiettivo se non quello di assicurarsi la tranquillità, da qui a qualche anno?
Bisogna studiare… per guadagnare il mondo e conquistarlo a Dio. Allora, innalzeremo il livello del nostro sforzo, facendo sì che il lavoro svolto diventi incontro con il Signore, e serva di base agli altri, a quelli che seguiranno il nostro cammino…
— In questo modo, lo studio sarà orazione.
Un’impaziente e disordinata preoccupazione di emergere professionalmente può mascherare l’amor proprio sotto il mantello del «servire le anime». Con falsità — non tolgo una sillaba —, ci fabbrichiamo la giustificazione di non dover lasciar cadere certe occasioni, certe circostanze favorevoli…
Volgi i tuoi occhi a Gesù: Egli è «la Via». Anche durante i suoi anni nascosti si sono date occasioni e circostanze «molto favorevoli», per anticipare la sua vita pubblica. A dodici anni, per esempio, quando i dottori della legge si meravigliarono delle sue domande e delle sue risposte… Ma Gesù compie la volontà del Padre suo, e aspetta: obbedisce!
— Senza perdere questa tua santa ambizione di portare il mondo intero a Dio, quando ti tentano queste iniziative — forse smanie di diserzione —, ricorda che anche a te tocca obbedire e occuparti di questo lavoro oscuro, poco brillante, finché il Signore non ti chieda qualcos’altro: Egli ha i suoi tempi e le sue vie.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/surco/20315/ (09/05/2024)