Elenco di punti
Autorità. Non consiste nel fatto che chi sta sopra «urli» al subalterno, e questi altrettanto a chi gli sta più in basso.
Con questo criterio — caricatura dell’autorità —, a parte l’evidente mancanza di carità e di correttezza umana, si ottiene soltanto che chi dirige si vada allontanando dai sottoposti, perché non li serve: tutt’al più, li usa!
Tu non essere di quelli che, avendo la propria casa sottosopra, tentano d’intromettersi nel governo delle case altrui.
Se l’autorità diventa autoritarismo dittatoriale e questa situazione si prolunga nel tempo, si perde la continuità storica, muoiono e invecchiano gli uomini di governo, giungono all’età matura persone senza esperienza per dirigere, e la gioventù — inesperta e agitata — vuole prendere le redini: quanti mali!, e quante offese a Dio — proprie e altrui — ricadono su chi usa così male dell’autorità!
Quando chi comanda è negativo e diffidente, facilmente cade nella tirannia.
La smania di novità può portare al malgoverno.
— Occorrono nuovi regolamenti, dici… — Credi tu che il corpo umano migliorerebbe con un altro sistema nervoso o circolatorio?
Tu, che sei costituito in grande autorità, saresti imprudente se interpretassi come segno di acquiescenza il silenzio di quanti ti ascoltano: renditi conto che non li lasci esporre i loro suggerimenti, e che ti senti offeso se si permettono di comunicarteli. — Devi correggerti.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/surco/19413/ (08/05/2024)