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Il Signore, dopo aver inviato i suoi discepoli a predicare, quando tornano li riunisce e li invita ad andare con Lui in un luogo solitario per riposare… Che cosa avrà loro domandato e raccontato Gesù! Ebbene… il Vangelo continua a essere attuale.
Abìtuati a recitare preghiere vocali, al mattino, mentre ti vesti, come i bambini piccoli. — E avrai più presenza di Dio in seguito, durante la giornata.
Il Rosario è efficacissimo per quanti usano come arma l’intelligenza e lo studio. Poiché quell’apparente monotonia di bambini con la loro Madre, nell’implorare la Madonna, va distruggendo ogni germe di vanagloria e di orgoglio.
«Vergine Immacolata, so bene di essere un povero miserabile, che non fa altro che aumentare tutti i giorni il numero dei propri peccati…». Mi hai detto che parlavi così con nostra Madre, l’altro giorno.
E ti ho consigliato, con sicurezza, di recitare il santo Rosario: benedetta monotonia di avemarie che purifica la monotonia dei tuoi peccati!
Un triste modo di non recitare il Rosario: lasciarlo per l’ultima ora della giornata.
Quando si sta per andare a letto, lo si recita, quanto meno, in malo modo e senza meditare i misteri. Così, difficilmente si evita l’abitudinarismo, che soffoca la vera devozione, l’unica devozione.
Il Rosario non lo si recita solo con le labbra, biascicando una dietro l’altra le avemarie. Questo è il borbottìo delle bigotte e dei bigotti. — Per un cristiano, l’orazione vocale deve radicarsi nel cuore, in modo che, durante la recita del Rosario, la mente possa addentrarsi nella contemplazione di ciascuno dei misteri.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/surco/19940/ (08/05/2024)