Elenco di punti
«La preghiera» è l’umiltà dell’uomo che riconosce la sua profonda miseria e la grandezza di Dio, a cui si rivolge e che adora, in modo da attendersi tutto da Lui e nulla da sé.
«La fede» è l’umiltà della ragione, che rinuncia al proprio criterio e si prostra davanti ai giudizi e all’autorità della Chiesa.
«L’obbedienza» è l’umiltà della volontà, che si assoggetta al volere altrui, per Dio.
«La castità» è l’umiltà della carne, che si sottomette allo spirito.
«La mortificazione» esterna è l’umiltà dei sensi.
«La penitenza» è l’umiltà di tutte le passioni, immolate al Signore.
— L’umiltà è la verità nel cammino della lotta ascetica.
Ben trovata è la supplica di quell’anima che diceva: Signore, non abbandonarmi; non ti accorgi che c’è un’«altra persona», che mi tira per i piedi?!
La vera orazione, quella che assorbe tutto l’individuo, non è favorita tanto dalla solitudine del deserto, quanto dal raccoglimento interiore.
Non perderti d’animo: per quanto indegna sia la persona, per quanto imperfetta risulti l’orazione, se questa si eleva umile e perseverante, Dio l’ascolta sempre.
Signore, non merito d’essere ascoltato, perché sono cattivo, diceva un’anima penitente. E aggiungeva: ma adesso… ascoltami «quoniam bonus» — perché Tu sei buono.
Il Signore, dopo aver inviato i suoi discepoli a predicare, quando tornano li riunisce e li invita ad andare con Lui in un luogo solitario per riposare… Che cosa avrà loro domandato e raccontato Gesù! Ebbene… il Vangelo continua a essere attuale.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/surco/19922/ (08/05/2024)