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Questa, da sempre, è la fede sicura. Contro coloro che la negavano, il Concilio di Efeso ha proclamato che se qualcuno non confessa che l'Emmanuele è vero Dio, e che pertanto la santissima Vergine è Madre di Dio, avendo generato secondo la carne il Verbo di Dio incarnato, sia anatema (CONCILIO DI EFESO, can. 1, Denzinger-Shön 252 [113]).

La storia ha lasciato testimonianza della gioia dei cristiani per queste decisioni chiare, nette, che riaffermavano ciò che tutti credevano: Tutto il popolo della città di Efeso, dalle prime ore del mattino fino alla sera, rimase in ansiosa attesa della decisione… Quando si seppe che l'autore delle bestemmie era stato deposto, tutti all'unisono cominciammo a glorificare Dio e ad acclamare il Sinodo, perché il nemico della fede era caduto. Appena usciti dalla chiesa, fummo accompagnati con torce alle nostre case. Era ormai notte: tutta la città era in festa e illuminata (SAN CIRILLO DI ALESSANDRIA, Epistolae, 24 [PG 77, 138]). Così scrive san Cirillo, e non posso nascondere che, a distanza di sedici secoli, quella reazione di pietà popolare mi impressiona profondamente.

Voglia il Signore che quella stessa fede arda nei nostri cuori, e che si levi dalle nostre labbra un canto di ringraziamento: perché la Trinità Beatissima, avendo scelto Maria come Madre di Cristo, Uomo come noi, ha messo anche ciascuno di noi sotto il suo materno manto. Maria è Madre di Dio e Madre nostra.

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