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È inutile pretendere di piacere a tutti. Di scontenti, di gente che protesta, ce ne sarà sempre. Senti come la sapienza popolare riassume tutto questo: «Quando va bene agli agnelli, va male ai lupi».
Non ti capiscono?… Egli era la Verità e la Luce, ma nemmeno i suoi l’hanno compreso. — Come tante volte ti ho fatto considerare, ricordati delle parole del Signore: «Un discepolo non è da più del Maestro».
Per un figlio di Dio, le contrarietà e le calunnie sono, come per un soldato, ferite ricevute sul campo di battaglia.
Parlano e sparlano di te… Il buon nome, che importa?
In ogni caso, non sentire vergogna né pena per te, ma per loro: per quelli che ti maltrattano.
A volte non vogliono capire: sono come accecati… Però, altre volte, sei tu che non sei riuscito a farti comprendere: correggiti!
Non basta aver ragione. Bisogna anche saperla far valere…, e che gli altri vogliano riconoscerla.
In ogni caso, proclama la verità tutte le volte che è necessario, senza lasciarti fermare dal «che cosa diranno».
Se frequenti la scuola del Maestro, non ti sorprenderai di doverti pure affannare contro l’incomprensione di tante e tante persone, che potrebbero aiutarti moltissimo solo facendo il minimo sforzo per essere comprensive.
Non lo hai maltrattato fisicamente… Ma lo hai ignorato tante volte; lo hai guardato con indifferenza, come un estraneo.
— Ti pare poco?
Senza volerlo, quelli che perseguitano santificano… — Ma guai a questi «santificatori»!
Sulla terra, spesso si è ripagati con la calunnia.
Non possiamo incrociare le braccia, quando una sottile persecuzione condanna la Chiesa a morire d’inedia, relegandola fuori dalla vita pubblica e, soprattutto, impedendole d’intervenire nell’educazione, nella cultura, nella vita famigliare.
Non sono diritti nostri: sono di Dio, e a noi cattolici Egli li ha affidati… perché li esercitassimo.
Un vento leggero e un uragano non sono la stessa cosa. Al primo chiunque sa resistere: è gioco da bambini, parodia della lotta.
— Piccole contrarietà, ristrettezze, piccoli guai… Li sopportavi con piacere e vivevi la gioia interiore di pensare: adesso sì che lavoro per il Signore, perché abbiamo la Croce!…
Ma, povero figlio mio: arrivò l’uragano, e sentisti uno scuotimento, una furia capace di sradicare alberi centenari. E questo…, dentro e fuori. Abbi fiducia! Non potrà sradicare la tua Fede e il tuo Amore, né distoglierti dal tuo cammino…, se tu non ti separi dalla «testa», se senti l’unità.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/surco/18124/ (01/05/2024)