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Cristo, che salì sulla Croce con le braccia spalancate, con gesto di Sacerdote Eterno, vuole contare su di noi che non siamo nulla! per portare a “tutti” gli uomini i frutti della sua Redenzione.
Cristo ha sofferto a causa tua e per te, per strapparti dalla schiavitù del peccato e dell'imperfezione.
Nel sacramento della Penitenza, Gesù ci perdona.
Lì ci vengono applicati i meriti di Cristo, che per amore nostro sta sulla Croce, con le braccia aperte e confitto al legno più che con i chiodi con l'Amore che ha per noi.
Il Signore sta sulla Croce e dice: Io patisco perché gli uomini miei fratelli siano felici, non solo in Cielo, ma anche nella misura del possibile sulla terra, se si sottomettono alla Santissima Volontà del Padre mio celeste.
Situàti sul Calvario, dove Gesù è morto, l'esperienza dei nostri peccati personali deve condurci al dolore: a una decisione più matura e più profonda di non tornare a offenderlo.
Contempla e vivi la Passione di Cristo, con Lui: offri con frequenza quotidiana la tua schiena quando lo flagellano; porgi il tuo capo alla corona di spine.
Nella mia terra dicono: “Amore con amor si paga”.
Anche se ci pesa e chiedo al Signore di aumentare in noi questo dolore , tu e io non siamo estranei alla morte di Cristo, perché furono i peccati degli uomini le martellate che lo inchiodarono al legno.
Quando ti metti a pregare, e non vedi nulla, e ti senti irrequieto e arido, la strada è questa: non pensare a te; volgi invece i tuoi occhi alla Passione di Gesù Cristo, nostro Redentore.
Convinciti che anche a ciascuno di noi chiede, come a quei tre Apostoli più intimi, nell'Orto degli Ulivi: “Vegliate e pregate”.
Comprendo che, per Amore, tu desideri patire con Cristo: mettere le tue spalle fra Lui e i carnefici che lo flagellano; offrire il tuo capo, e non il suo, alle spine; e i tuoi piedi e le tue mani, ai chiodi;… o, almeno, far compagnia a nostra Madre Santa Maria, sul Calvario, e accusarti di deicidio per i tuoi peccati…, e soffrire e amare.
Signore non mi importa ripeterlo mille volte : voglio farti compagnia, soffrendo con Te, nelle umiliazioni e nelle crudeltà della Passione e della Croce.
Di fronte a Gesù morto sulla Croce, prega affinché la Vita e la Morte di Cristo siano il modello e lo stimolo della tua vita e della tua risposta alla Volontà divina.
“In silentio et in spe erit fortitudo vestra” nel silenzio e nella perseveranza sarà la vostra forza…, assicura il Signore ai suoi. Tacere e confidare: due armi fondamentali al momento dell'avversità, quando ti si negano le risorse umane.
Anche la sofferenza sopportata senza un lamento guarda Gesù nella sua Santa Passione e Morte dà la misura dell'Amore.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/forja/19603/ (08/05/2024)