Elenco di punti
Non ti vergognare di scoprire che nel cuore hai il “fomes peccati” l'inclinazione al male, che ti farà compagnia finché vivi, poiché nessuno è libero da questo peso.
Non ti vergognare, poiché il Signore, che è onnipotente e misericordioso, ci ha dato tutti i mezzi idonei per superare questa inclinazione: i Sacramenti, la vita di pietà, il lavoro santificato.
Impiegali con perseveranza, disposto a cominciare e a ricominciare, senza scoraggiarti.
Signore, liberami da me stesso!
Il ricordo, incancellabile, dei favori ricevuti da Dio deve essere sempre impulso vigoroso; e più ancora al momento della tribolazione.
C'è una sola malattia mortale, un solo errore funesto: rassegnarsi alla sconfitta, non saper lottare con spirito di figli di Dio. Se manca questo sforzo personale, l'anima si paralizza e giace abbandonata, incapace di dar frutto…
Con questa codardìa, la creatura costringe il Signore a pronunciare le parole che Egli udì dal paralitico, nella piscina probatica: “Hominem non habeo!” mi manca l'uomo!
Che vergogna se Gesù non trovasse in te l'uomo, la donna, che si aspetta!
“Nam, et si ambulavero in medio umbrae mortis non timebo mala” anche se dovessi camminare fra le ombre della morte, non temerei alcun male. Né le mie miserie, né le tentazioni del nemico devono preoccuparmi, “quoniam tu mecum es” perché il Signore è con me.
Non ti scoraggiare mai, perché il Signore è sempre disposto a darti la grazia necessaria per la nuova conversione di cui hai bisogno, per la tua ascesa in campo soprannaturale.
Esèrcitati nella virtù della speranza, perseverando per il Signore, e anche se ti costa nel tuo lavoro ben rifinito, con la convinzione che il tuo sforzo non è inutile al cospetto di Dio.
Aspetti la vittoria, la fine della lotta…, e non arriva?
Ringrazia il Signore, come se avessi già raggiunto la meta, e offrigli la tua impazienza: “Vir fidelis loquetur victoriam” la persona fedele canterà la gioia della vittoria.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/forja/19206/ (09/05/2024)