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Molti, come per autogiustificarsi, si domandano: Ma io, perché dovrei intromettermi nella vita degli altri?
Perché hai l'obbligo, in quanto cristiano, di intrometterti nella vita degli altri, per servirli!
Perché Cristo si è intromesso nella tua vita, e nella mia!
Come si attagliano mirabilmente ai figli di Dio queste parole di Sant'Ambrogio! Parla del somarello legato all'asina, di cui Gesù aveva bisogno per il suo trionfo, e commenta: “Solo un ordine del Signore poteva scioglierlo. Lo slegarono le mani degli Apostoli. Per un fatto del genere, si richiedono un modo di vivere e una grazia speciale. Sii anche tu apostolo, per poter liberare quelli che sono prigionieri”.
Consentimi di aggiungere un commento a questo testo: quante volte, per mandato di Gesù, dovremo sciogliere i legami delle anime, perché Egli ne ha bisogno per il suo trionfo! Siano di apostolo le nostre mani, e le nostre azioni, e la nostra vita… Allora Dio ci darà anche grazia di apostolo, per rompere i ceppi degli incatenati.
Poiché tutte le professioni oneste possono e devono essere santificate, nessun figlio di Dio ha il diritto di dire: non posso fare apostolato.
Hai l'obbligo di occuparti di quanti ti circondano, di scuoterli dal loro torpore, di aprire orizzonti diversi e ampi alla loro esistenza imborghesita ed egoista, di complicare loro santamente la vita, di fare in modo che si dimentichino di sé stessi e comprendano i problemi degli altri.
Altrimenti, non sei un buon fratello degli uomini tuoi fratelli, che hanno bisogno del “gaudium cum pace” della gioia e della pace, che forse non conoscono o hanno dimenticato.
Neppure io pensavo che Dio mi afferrasse come ha fatto. Ma il Signore lascia che te lo ripeta non ci chiede il permesso per “complicarci la vita”. Vi entra… e basta!
Noi che abbiamo la verità di Cristo nel cuore, dobbiamo mettere questa verità nel cuore, nella testa e nella vita degli altri. Il contrario sarebbe comodità, falsa tattica.
Pensaci ancora: Cristo ti ha chiesto permesso per mettersi nella tua anima? Ti ha lasciato la libertà di seguirlo, ma ti ha cercato Lui, perché così ha voluto.
Non ti spaventare!: tu, in quanto cristiano, hai il diritto e il dovere di provocare, nelle anime, la crisi salutare che le porti a vivere al cospetto di Dio.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/forja/18583/ (08/05/2024)