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Ci sono 12 punti in «Forgia» il cui argomento è Fraternità.

Non trascurare la pratica della correzione fraterna, manifestazione chiara della virtù soprannaturale della carità. Costa; è più comodo non immischiarsi; più comodo!, ma non è soprannaturale.

— E di queste omissioni renderai conto a Dio.

La correzione fraterna, quando devi farla, deve essere piena di delicatezza — di carità! — nella forma e nella sostanza, poiché in quel momento sei strumento di Dio.

Se sai voler bene agli altri e diffondi questo affetto — carità di Cristo, fine, delicata — fra tutti, vi appoggerete gli uni agli altri: e chi stia per cadere si sentirà sostenuto — e sollecitato — da questa fraterna fortezza, per essere fedele a Dio.

Fomenta il tuo spirito di mortificazione nei dettagli di carità, col desiderio di rendere amabile a tutti il cammino di santità in mezzo al mondo: un sorriso può essere, a volte, la migliore manifestazione dello spirito di penitenza.

Sappi, ogni giorno e con generosità, prenderti qualche disturbo, allegramente e discretamente, per servire e per rendere piacevole la vita agli altri.

— Questo modo di agire è vera carità di Cristo.

Devi fare in modo che, lì dove sei, ci sia il “buon umore” — l'allegria —, che è frutto della vita interiore.

Abbimi cura di praticare una mortificazione davvero interessante: che le tue conversazioni non ruotino attorno a te stesso.

Mi dicevi: “Mi vedo non soltanto incapace di andare avanti nel cammino, ma anche incapace di salvarmi — povera anima mia! —, senza un miracolo della grazia. Sono freddo e — peggio — come indifferente: quasi fossi uno spettatore del "mio caso", a cui non importa nulla di ciò che vede. Saranno sterili questi giorni?

E, tuttavia, mia Madre è mia Madre, e Gesù è — posso osare? — il mio Gesù! E ci sono delle anime sante, anche adesso, che stanno pregando per me”.

— Continua a camminare per mano di tua Madre, ti ho replicato, e “osa” dire a Gesù che è tuo. Per sua bontà, Egli metterà luci chiare nella tua anima.

Non siamo buoni fratelli dei nostri fratelli, gli uomini, se non siamo disposti a mantenere una condotta retta, anche quando chi ci sta accanto interpreta male il nostro comportamento, e reagisce in modo spiacevole.

Domandati spesso: metto ogni cura per affinare nella carità, verso coloro che vivono con me?

In mezzo a tanto egoismo, a tanta indifferenza — ognuno ai fatti suoi!—, ricordo quei somarelli di legno, forti, robusti, che trottavano su un tavolo… — Uno aveva perso una zampa. Ma andava avanti, perché si appoggiava agli altri.

Ricorda costantemente che tu collabori alla formazione umana e spirituale di quanti ti circondano, e di tutte le anime — a tanto arriva la benedetta Comunione dei Santi —, in ogni momento: quando lavori e quando riposi; quando ti si vede allegro o preoccupato; quando nel tuo lavoro o in mezzo alla strada fai la tua orazione di figlio di Dio, e traspare all'esterno la pace della tua anima; quando si vede che hai sofferto — che hai pianto —, e sorridi.