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Mi dici di sì, che ami. Bene: ma ami come un avaro ama il suo oro, come una madre ama suo figlio, come un ambizioso ama gli onori o un povero sensuale il suo piacere?
No? Allora non ami.
Quanti affanni riservano gli uomini ai loro affari terreni! Sogni di gloria, ambizione di ricchezze, preoccupazioni di sensualità. Uomini e donne, ricchi e poveri, vecchi e uomini maturi e giovani e perfino bambini: tutti uguali.
Quando tu e io ci affanneremo allo stesso modo negli affari della nostra anima, avremo una fede viva e operante: e non vi sarà ostacolo che non vinciamo nelle nostre imprese d'apostolato.
Il cibo più delicato e scelto, se viene mangiato da un maiale (questo è il suo nome, senza eufemismi) si trasforma, tutt'al più… in carne di maiale!
Siamo angeli, per nobilitare le idee nell'assimilarle. O, almeno, siamo uomini: per trasformare gli alimenti in muscoli vigorosi e belli, o forse in cervello potente… capace di comprendere e di adorare Dio.
Ma… non rendiamoci bestie come tanti e tanti!
Dissipazione. Lasci abbeverare i tuoi sensi e le tue facoltà a ogni pozzanghera. Per questo poi cammini così: senza fermezza, l'attenzione dispersa, la volontà addormentata e la concupiscenza sveglia.
Torna con serietà a sottometterti a un programma che ti faccia vivere la vita di cristiano, altrimenti non concluderai mai nulla di buono.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/camino/20605/ (08/05/2024)