Elenco di punti

Ci sono 8 punti in «Cammino» il cui argomento è Ottimismo → non aver paura di niente e di nessuno.

Non dimenticare, figliolo, che per te sulla terra c'è solo un male da temere e, con la grazia divina, da evitare: il peccato.

Il piano di santità che il Signore ci chiede è definito da questi tre punti:

La santa intransigenza, la santa coazione e la santa facciatosta*.

* San Josemaría ricorre qui per tre volte a un artificio letterario, l'ossimoro (l'accostare parole contrarie o contraddittorie), per spiegare in modo espressivo che la ricerca della santità non è in conflitto con l'energia.

Con "santa coazione" esorta il lettore ad affrontare, nel pieno rispetto della libertà personale, la sua responsabilità apostolica nei confronti di chi ha vicino, facendo eco al Vangelo: "Esci per le strade…e spingili ad entrare (Lc 14, 23)". Con "santa intransigenza" anima a difendere la propria fede, con energia e mansuetudine, come questione di coerenza cristiana. Con "santa facciatosta" invita a non dare un peso eccessivo al fatto che vengano percepiti i nostri limiti, e a non nascondere la condizione di cristiano quando l'intorno sociale è ostile alla fede.

Nelle tre espressioni quindi l'aggettivo "santa" modifica il significato del sostantivo cui dà la qualifica ed è fondamentale per comprendere l'intenzione di san Josemaría. D'altra parte, dalla lettura di tutto Cammino si evince con chiarezza che la virtù più importante - quella che rende "sante" la coazione, l'intransigenza e la "facciatosta" - è la carità (cfr. Cammino, nn. 369, 463) (Ndt).

Una cosa è la santa facciatosta e un'altra l'impudenza mondana.

La santa facciatosta è una caratteristica della “vita d'infanzia”. Nulla preoccupa il bambino. —Le sue miserie, naturali miserie, si pongono in evidenza con semplicità, anche se tutti lo guardano…

Questa facciatosta, trasferita alla vita soprannaturale, porta a ragionare così: lode, disprezzo…: ammirazione, burla…: onore, disonore…: salute, malattia…: ricchezza, povertà…: bellezza, bruttura…

Bene; e… con questo?

Riditi del ridicolo. —Non ti curare di quel che diranno. Vedi e senti Dio in te stesso e in ciò che ti circonda. —E così finirai per ottenere la santa facciatosta che ti è necessaria —che paradosso!— per vivere con la delicatezza del gentiluomo cristiano.

Se hai la santa facciatosta, che ti importa del “che cosa avranno detto” e del “che cosa diranno”?

Che importa se il mondo intero, con tutto il suo potere, è contro di te? Tu… avanti!

—Ripeti le parole del salmo: “Il Signore è mia luce e mia salvezza: chi dovrò temere?… Si consistant adversum me castra, non timebit cor meum — Anche se fossi circondato dai nemici, il mio cuore non vacillerà”.

“È proprio vero che non occorre essere eroi —mi confessi— per sapersi isolare, senza stravaganze né affettazione, per quel tanto che è necessario, a seconda dei casi… e perseverare”. —E aggiungi: “Finché osserverò le norme che lei mi ha dato, non mi preoccuperanno i raggiri e le mormorazioni dell'ambiente: mi spaventerebbe piuttosto l'aver paura di queste piccolezze”. —Magnifico!

Riferimenti alla Sacra Scrittura