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Ma insomma! Giunti a questo punto, senti ancora il bisogno dell'approvazione, dell'incoraggiamento, del conforto dei potenti per continuare a fare ciò che Dio vuole?
I potenti, di solito, sono volubili e tu devi essere costante. Sii riconoscente, se ti aiutano. E va' avanti imperturbabile, se ti disprezzano.
Non farci caso. I “prudenti” hanno sempre chiamato pazzie le opere di Dio.
Avanti, audacia!
“Nonne hic est fabri filius? Nonne hic est faber, filius Mariae?” Non è questi il figlio dell'artigiano? Non è l'artigiano, figlio di Maria?
Ciò che dissero di Gesù è molto probabile che sia detto di te, con un po' di stupore e un po' di presa in giro, quando “definitivamente” ti deciderai a compiere la Volontà di Dio, a essere strumento: Ma costui non è quel tale?
Taci. E fa' che le tue opere confermino la tua missione.
Discrezione è… delicatezza. Non avverti un'inquietudine, un malessere intimo, quando i fatti nobili e normali della tua famiglia escono dal calore del focolare, per finire nell'indifferenza o nella curiosità della pubblica piazza?
Non pretendere che ti “capiscano”. Quell'incomprensione è provvidenziale: perché il tuo sacrificio passi nascosto.
C'è molta gente santa che non capisce il tuo cammino. Non ostinarti a farglielo comprendere: perderai il tempo e darai luogo a indiscrezioni.
Siamo alle solite…: Hanno detto, hanno scritto…: a favore, contro…: con buona volontà o non così buona…: reticenze e calunnie, elogi ed esaltazioni…: cose balorde e cose azzeccate…
Sciocco, sciocchissimo! Se vai dritto al tuo fine, testa e cuore inebriati di Dio, che cosa importano il rumore del vento, il canto delle cicale, il muggito, il grugnito, il nitrito?… E poi… è inevitabile: non pretendere di mettere porte alla campagna.
Quando viene la sofferenza, il disprezzo…, la Croce, pensa: che cos'è tutto questo a confronto di quello che merito?
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/camino/18848/ (05/05/2024)