Elenco di punti

Ci sono 6 punti in «Cammino» il cui argomento è Riparazione.

Beviamo fino all'ultima goccia il calice del dolore durante la povera vita presente. —Che importa soffrire dieci anni, venti, cinquanta…, se poi viene il cielo per sempre, per sempre…, per sempre?

—E, soprattutto —meglio ancora della ragione accennata, propter retributionem— che importa soffrire se si soffre per consolare, per far piacere a Dio nostro Signore, con spirito di riparazione, uniti a Lui nella sua Croce, in una parola: se si soffre per Amore?…

Motivi per la penitenza? Espiazione, riparazione, supplica, ringraziamento: mezzi per andare avanti…: per te, per me, per gli altri, per la tua famiglia, per il tuo paese, per la Chiesa… E mille altri motivi.

Mettiti nelle piaghe di Cristo Crocifisso. —Lì apprenderai a custodire i tuoi sensi, avrai vita interiore, e offrirai continuamente al Padre i dolori del Signore e quelli di Maria, per pagare i tuoi debiti e tutti i debiti degli uomini.

Non chiedere perdono a Gesù solo per le tue colpe: non lo amare solamente con il tuo cuore…

Ripara tutte le offese che gli hanno fatto, gli fanno e gli faranno…, amalo con tutta la forza di tutti i cuori di tutti gli uomini che più lo abbiano amato.

Sii audace: digli che per Lui sei più pazzo di Maria Maddalena, più di Teresa e di Teresina…, più folle di Agostino, di Domenico e di Francesco, più di Ignazio e di Saverio.

Bambino, accenditi di desideri di riparare gli spropositi della tua vita d'adulto.

La nostra volontà, con la grazia, è onnipotente davanti a Dio. —Così, di fronte a tante offese al Signore, se diciamo a Gesù con volontà efficace, nell'andare in tram, per esempio: “Dio mio, vorrei fare tanti atti d'amore e di riparazione quanti sono i giri delle ruote di questa vettura”, in quello stesso istante, nei confronti di Gesù, abbiamo realmente amato e riparato secondo il nostro desiderio.

Questa “sciocchezza” non esula dall'infanzia spirituale: è il dialogo eterno tra il bambino innocente e il padre innamorato pazzo di suo figlio:

—Quanto mi vuoi bene? Dimmi! —E il piccolo scandisce: —Mol-ti mi-lio-ni!