Elenco di punti

Ci sono 2 punti in «Amici di Dio» il cui argomento è Vita ordinaria  → presenza di Dio operativa.

Vita interiore. Santità nelle occupazioni abituali, santità nelle cose piccole, santità nel lavoro professionale, nei doveri quotidiani…; santità, per santificare gli altri. Un mio conoscente — non ho ancora finito di conoscerlo! — una volta ha sognato di volare a grande altezza con un aereo, ma non all'interno, nella carlinga; si trovava sulle ali. Poveretto! Che sofferenza e che angoscia! Forse il Signore voleva fargli capire che quello è il modo — pieno di imprevisti, di rischiosi scossoni — in cui vanno per le altezze divine le anime con ambizioni apostoliche, ma che mancano di vita interiore o la trascurano: in continuo pericolo di precipitare, soffrendo, insicuri. E penso, effettivamente, che rischiano seriamente di smarrire la via coloro che si lanciano nell'azione — nell'attivismo — prescindendo dall'orazione, dallo spirito di sacrificio e dai mezzi indispensabili per ottenere una solida vita di pietà: la frequenza ai Sacramenti, la meditazione, l'esame di coscienza, la lettura spirituale, un assiduo rapporto con la Vergine e con gli Angeli custodi… Tutte queste cose, d'altronde, contribuiscono con insostituibile efficacia a rendere piacevole la giornata del cristiano, perché dalla sua ricchezza interiore stillano dolcezza e felicità divine, come il miele dal favo.

Nell'intimità personale e nel comportamento esterno, nel rapporto con gli altri, nel lavoro, tutti devono riuscire a mantenersi continuamente alla presenza di Dio, in un colloquio — un dialogo — che non si manifesta esternamente. O meglio, che normalmente non si esprime con suono di parole, ma si deve notare dall'impegno e dall'affettuosa diligenza che mettiamo nel portare bene a termine i nostri compiti, importanti o minuti che siano. Se non ci comportassimo con questa applicazione, saremmo poco coerenti alla nostra condizione di figli di Dio, perché avremmo sprecato le risorse che il Signore ci ha messo provvidenzialmente accanto per raggiungere lo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo (Ef 4, 13).

Durante la guerra civile spagnola, facevo frequenti viaggi per dedicarmi sacerdotalmente ai molti giovani che si trovavano al fronte. In una trincea ho ascoltato un dialogo che mi è restato molto impresso. Vicino a Teruel, un giovane soldato diceva di un altro, a quanto pare indeciso, pusillanime: «Quello non è un uomo tutto d'un pezzo!». Mi dispiacerebbe moltissimo che di taluni di noi si potesse legittimamente affermare che sono incoerenti; persone che assicurano di voler essere cristiani autentici, santi, ma che trascurano i mezzi, perché nel compiere i loro doveri non esprimono continuamente a Dio il loro affetto e il loro amore filiale. Se questo fosse il nostro modo di comportarci, neppure tu e io saremmo cristiani tutti d'un pezzo.

Riferimenti alla Sacra Scrittura