Elenco di punti

Ci sono 2 punti in «Amici di Dio» il cui argomento è Rispetti umani .

Nessun ragionamento ipocrita vi deve trattenere: applicate la medicina pura e semplice. Ma agite con mano materna, con l'infinita delicatezza delle nostre mamme, quando curavano le ferite piccole o grandi prodotte dai nostri giochi o dai ruzzoloni infantili. Quando è necessario aspettare qualche ora, si aspetta; ma in nessun caso più del tempo strettamente indispensabile, perché ogni altro comportamento denoterebbe comodità, vigliaccheria, cose ben diverse dalla prudenza. Tutti voi, e specialmente quelli fra voi che hanno compiti di formazione, dovete respingere il timore di disinfettare la ferita.

Può darsi che qualcuno venga astutamente a sussurrare all'orecchio di chi deve curare e non si decide o non vuole affrontare il suo compito: Maestro, sappiamo che sei veritiero… (Mt 22, 16). Non tollerate quell'ironico elogio: chi non si sforza di compiere con diligenza il suo dovere, non è maestro perché non insegna il cammino autentico; e non è veritiero, perché con la sua falsa prudenza prende per esagerazioni o disprezza le regole chiare del retto agire, mille volte sperimentate dall'età, dalla scienza di governo, dalla conoscenza della debolezza umana e dall'amore a ogni singola pecora, che inducono a parlare, a intervenire, a interessarsi. I falsi maestri sono dominati dalla paura di accertare la verità; si inquietano alla sola idea — all'obbligo — di far ricorso all'antidoto, in qualche occasione doloroso. In un comportamento simile — siatene certi — non vi è né prudenza, né pietà, né saggezza; questo atteggiamento denota pusillanimità, mancanza di senso di responsabilità, insensatezza, stoltezza. Sono le stesse persone che poi, prese dal panico per il disastro, pretendono di arginare il male quando ormai è troppo tardi. Non ricordano che la virtù della prudenza impone di accogliere e di trasmettere 'a tempo debito' il consiglio meditato della maturità, dell'esperienza assodata, dello sguardo puro, della lingua senza reticenze.

Continuiamo nel racconto di san Matteo: Sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità (Mt 22, 16). Questo cinismo non finisce mai di sorprendermi. Sono mossi dall'intenzione di ritorcere le parole di Gesù, di coglierlo in contraddizione e, invece di esporre pianamente ciò che a loro sembra un nodo insolubile, cercano di confondere il Maestro con lodi che dovrebbero essere pronunciate soltanto da labbra fedeli, da cuori retti. Indugio volutamente su queste sfumature, perché impariamo a non essere sospettosi, ma prudenti sì; a non accettare la frode della finzione, quantunque rivestita di frasi o di gesti che di per sé corrispondono alla realtà, come nel passo che stiamo contemplando: «Tu non fai distinzioni», dicono a Gesù; «Tu sei venuto per tutti gli uomini; niente ti trattiene dal proclamare la verità e dall'insegnare il bene» (cfr Mt 22, 16).

Ripeto: prudenti, sì; diffidenti, no. Date a tutti la fiducia più totale, con tutti siate nobili. Quanto a me, do più valore alla parola di un cristiano, di una persona leale — mi fido completamente di chiunque — che non alla firma autentica di cento notai unanimi, anche se qualche volta, per aver seguito questo criterio, forse sono stato ingannato. Preferisco correre il rischio che persone poco serie abusino della mia fiducia, piuttosto che defraudare qualcuno del credito che merita come persona e come figlio di Dio. Vi posso assicurare che i risultati di questo modo di fare non sono mai stati deludenti.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
Riferimenti alla Sacra Scrittura