72

Fratelli miei carissimi — è ancora la voce di san Paolo —, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore (1 Cor 15, 58). Vedete? Nello svolgere il nostro compito, decisi a santificarlo, entra in gioco tutto un contesto di virtù: la fortezza, per perseverare nel lavoro, nonostante le naturali difficoltà, e per non lasciarsi mai vincere dal suo peso; la temperanza, per spendersi senza riserve superando la comodità e l'egoismo; la giustizia, per compiere i nostri doveri verso Dio, verso la società, la famiglia, i colleghi; la prudenza, per sapere in ogni circostanza che cosa conviene fare e metterci all'opera senza indugi… E tutto, insisto, per Amore, con il senso vivo e immediato della responsabilità del frutto del nostro lavoro, e della sua portata apostolica.

Le opere sono amore, non i bei ragionamenti, dice un proverbio, e non occorre aggiungere parole.

O Signore, concedici la tua grazia. Aprici la porta della bottega di Nazaret, affinché impariamo a contemplare Te, la tua santa Madre Maria e il santo patriarca Giuseppe — che tanto venero e amo —, tutti e tre dedicati a una vita di lavoro santo. I nostri poveri cuori si sentiranno scossi: ti cercheremo e ti troveremo nel lavoro quotidiano, che Tu vuoi che trasformiamo in opera di Dio, in opera d'Amore.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
Questo punto in altre lingue