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Quello «stultorum infinitus est numerus» — è infinito il numero degli sciocchi —, che si legge nella Scrittura, sembra crescere di giorno in giorno. — Nei posti più diversi, nelle situazioni più disparate, coperti dal manto del prestigio derivante dalle cariche — e persino dalle «virtù» —, quanti sbandamenti e quante mancanze di criterio dovrai sopportare!

Però non mi spiego che tu perda il senso soprannaturale della vita, e rimanga indifferente: molto bassa è la tua condizione interiore, se sopporti queste situazioni — e non puoi far altro che sopportarle! — per motivi umani…

Se non li aiuti a scoprire il cammino, con l’esempio di un lavoro responsabile e ben ultimato — santificato! — ti riduci come loro — sciocco —, o diventi complice.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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