L’istituzione dell'Eucarestia
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13, 1).
Scendeva la notte sul mondo perché i vecchi riti, gli antichi segni della misericordia infinita di Dio verso l’umanità stavano per realizzarsi pienamente, aprendo il cammino a una vera aurora, la nuova Pasqua. L’Eucaristia fu istituita nella notte, in preparazione all’alba della Risurrezione.
Gesù è rimasto nell’Eucaristia per amore…, per te.
— È rimasto, pur sapendo come l’avrebbero ricevuto gli uomini…, e come lo ricevi tu.
— È rimasto, affinché te ne cibi, affinché tu gli faccia visita e gli racconti le tue cose e, frequentandolo nell’orazione accanto al Tabernacolo e nella ricezione del Sacramento, ti innamori ogni giorno di più, e faccia in modo che altre anime — molte! — seguano lo stesso cammino.
Bambino buono: gli innamorati, su questa terra, come baciano i fiori, la lettera, il ricordo di chi amano!…
— E tu, potrai forse dimenticarti che lo hai sempre accanto… Lui!? — Ti dimenticherai… che lo puoi mangiare?
— Signore, che io mai più torni a volare rasoterra! Che sia sempre illuminato dai raggi del Sole divino — Cristo — nell’Eucaristia!, che il mio volo non si interrompa, fino a trovare il riposo del tuo Cuore!
Documento stampato da https://escriva.org/it/santo-rosario/20/ (23/04/2024)