28

Tenendo conto che ci sono soci dell'Opera nei più diversi strati della società, e che alcuni di essi lavorano od occupano posti direttivi in aziende e in gruppi di una certa importanza, si può pensare che l'Opus Dei intenda coordinare queste attività secondo qualche linea politica, economica, ecc.?

Niente affatto. L'Opus Dei non interviene per nulla in politica; è assolutamente estranea a qualsiasi tendenza o gruppo o regime politico, economico, culturale, o ideologico.

I suoi fini — ripeto — sono esclusivamente spirituali e apostolici. Dai suoi soci esige solo che vivano da cristiani, che si sforzino di modellare la propria vita sugli ideali evangelici. Non si immischia, perciò, in alcun modo nelle questioni temporali.

Se qualcuno non capisce tutto ciò, è forse perché non capisce la libertà personale, o non riesce a distinguere tra i fini esclusivamente spirituali per i quali si associano i soci dell'Opera, e il vastissimo campo delle attività umane — l'economia, la politica, la cultura, l'arte, la filosofia, ecc. — in cui i soci dell'Opus Dei godono di piena libertà e lavorano sotto la propria responsabilità.

Fin dal primo momento in cui si avvicinano all'Opera, tutti i soci conoscono bene la realtà della propria libertà individuale; e in tal modo, se per ipotesi uno di loro cercasse di far pressione sugli altri imponendo le proprie opinioni in materia politica, o volesse servirsi di loro per interessi umani, gli altri si ribellerebbero e lo espellerebbero immediatamente.

Il rispetto della libertà dei suoi soci è condizione essenziale per la vita stessa dell'Opus Dei. Se mancasse, nessuno aderirebbe all'Opera. Dirò di più. Se si dovesse verificare un'intromissione dell'Opus Dei in politica, o in qualunque altro campo delle attività umane — il che non è mai successo, non succede e, con l'aiuto di Dio, non succederà mai — il primo nemico dell'Opera sarei io.

Questo punto in altre lingue