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Stiamo contemplando il mistero della Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica. È giunta l'ora di chiederci: condivido la sete di anime di Cristo? Prego per la Chiesa, della quale faccio parte, e nella quale devo realizzare una missione specifica, che nessun altro può fare in vece mia? Stare nella Chiesa è già molto: ma non basta. Dobbiamo essere Chiesa, perché nostra Madre non deve mai esserci estranea, al di fuori, lontana dai nostri pensieri più profondi.

Concludiamo queste considerazioni sulle note della Chiesa. Con l'aiuto del Signore, esse resteranno impresse nelle nostre anime, confermando in noi un criterio chiaro, sicuro, divino, per amare di più questa Madre santa, che ci ha fatto nascere alla vita della grazia, e ci nutre giorno per giorno con inesauribile sollecitudine.

Se per caso udite parole o grida di offesa contro la Chiesa, mostrate, con umanità e con carità, ai disamorati, che non si può maltrattare questa Madre. Adesso la attaccano impunemente perché il suo regno, quello del suo Maestro e Fondatore, non è di questo mondo. Finché il frumento geme in mezzo alla paglia, finché le spighe soffrono in mezzo alla zizzania, finché si lamentano i vasi di misericordia fra i vasi d'ira, finché piange il giglio fra le spine, non mancheranno i nemici che dicono: Quando morirà e sparirà il suo nome? Vedrete che verrà il tempo nel quale spariranno i cristiani, e non ci saranno più… Però, dopo aver detto questo, essi muoiono senza scampo. E la Chiesa permane (SANT'AGOSTINO, Enarrationes in Psalmos, 70, II, 12).

Qualunque cosa succeda, Cristo non abbandonerà la sua Sposa. La Chiesa trionfante è già con Lui, alla destra del Padre. E da là ci chiamano i nostri fratelli, i cristiani che glorificano Dio per questa realtà che noi vediamo ancora avvolta nella chiara penombra della fede: la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica.

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