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Se viviamo in questo modo, realizzeremo nel mondo un compito di pace; sapremo rendere amabile agli altri il servizio al Signore, perché Dio ama chi dona con gioia (2 Cor 9, 7). Il cristiano è uno dei tanti nella società; ma dal suo cuore traboccherà la gioia di chi si propone di realizzare, con l'aiuto costante della grazia, la Volontà del Padre. E nel fare ciò non si sente vittima, né in situazione di inferiorità, né coartato. Cammina a testa alta, perché è uomo e perché è figlio di Dio.

La nostra fede dà pieno rilievo a tutte queste virtù che nessuno dovrebbe trascurare di coltivare. Nessuno può superare il cristiano in umanità. Perciò chi segue Cristo è capace — non per merito proprio, ma per grazia di Dio — di comunicare a quanti lo circondano ciò che sovente intuiscono, ma non arrivano a comprendere: che la vera felicità, l'autentico servizio al prossimo, passano necessariamente attraverso il Cuore del nostro Redentore, perfectus Deus, perfectus homo.

Ricorriamo a Maria, Madre nostra, la creatura più eccelsa uscita dalle mani di Dio. Chiediamole di renderci uomini operatori di bene e che quelle virtù umane, intrecciandosi con la vita della grazia, si trasformino nell'aiuto più grande che possiamo dare a coloro che con noi lavorano nel mondo per la pace e la felicità di tutti.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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