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Narra san Luca, al capitolo settimo: Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola (Lc 7, 36). Giunge in quel momento una donna della città, conosciuta da tutti come peccatrice, e si avvicina a Gesù che, secondo l'uso di allora, pranza disteso sul fianco, e gli lava i piedi. Le lacrime sono l'acqua di quel commovente lavacro e i capelli l'asciugatoio. Col balsamo contenuto in un prezioso vasetto d'alabastro unge i piedi del Maestro. E li bacia.

Il fariseo pensa male. Non riesce a concepire tanta misericordia nel cuore di Gesù. Se costui fosse un profeta saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice (Lc 7, 39). Gesù legge il suo pensiero e gli dice: Vedi questa donna? Io sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e me li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato (Lc 7, 44-47).

Non ci soffermeremo ora a considerare le meraviglie divine del cuore misericordioso del Signore. Esamineremo un altro aspetto della scena: come Gesù apprezza i dettagli di cortesia e di delicatezza umana che il fariseo non ha saputo manifestargli. Cristo è perfectus Deus, perfectus homo (Simbolo Quicumque): Egli è Dio, Seconda Persona della Trinità Beatissima, e perfetto uomo. Porta con sé la salvezza e non la distruzione della natura; impariamo quindi da Lui che non è da cristiani comportarsi male con l'uomo, creatura di Dio, fatto a sua immagine e somiglianza (cfr Gn 1, 26).

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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