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È il momento di gridare: rammentati delle promesse che mi hai fatto, con le quali mi hai dato speranza; è questo il conforto nel mio nulla, che riempie la mia vita di fortezza (cfr Sal 118, 49-50). Il Signore vuole che contiamo su di Lui, in tutto: vediamo chiaramente che senza di Lui nulla possiamo (cfr Gv 15, 5), e che con Lui possiamo tutto (cfr Fil 4, 13). Si rafforza la nostra decisione di camminare sempre alla sua presenza (cfr Sal 118, 168).

Con la chiarezza di Dio nell'intelletto, che pur sembra inattivo, ci appare indubbio che, se il Creatore prende cura di tutti — anche dei suoi nemici —, quanto più si curerà degli amici! Ci convinciamo che non vi è male né contrarietà che non vengano per il bene: così si consolidano ulteriormente nel nostro spirito la gioia e la pace che nessun motivo umano potrà mai strapparci, perché queste 'visitazioni' ci lasciano sempre qualcosa di Suo, qualcosa di divino. Loderemo il Signore Dio nostro che ha compiuto in noi opere mirabili (cfr Gb 5, 9), e comprenderemo di essere stati creati con la capacità di possedere un tesoro infinito (cfr Sap 7, 14).

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