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E subito comincia un dialogo divino, un dialogo meraviglioso, commovente e ardente, perché in questo momento tu e io siamo Bartimeo. Gesù muove le sue labbra divine e domanda: «Quid tibi vis faciam?, che vuoi che io ti faccia?» E il cieco a Lui: «Maestro che io veda!» (Mc 10, 51). È così logico!

E tu, vedi bene? Non ti è successo qualche volta come al cieco di Gerico? Non posso fare a meno di ricordare che, meditando molti anni fa questo passo, e presagendo che Gesù si attendeva da me qualche cosa — ma non sapevo quale — composi delle giaculatorie: Signore, che cosa vuoi? Che mi chiedi? Presentivo che mi cercava per qualcosa di nuovo, e la frase: «Rabboni, ut videam» — Maestro, che io veda — mi mosse a supplicare Cristo in continua orazione: Signore, si compia ciò che Tu mi chiedi.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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