Elenco di punti
Ostacoli?… — A volte, ce ne sono. — Però, talvolta, te li inventi per comodità o per codardia. — Con quale abilità il diavolo fa balenare questi pretesti per non lavorare…!, perché sa bene che la pigrizia è la madre di tutti i vizi.
Svolgi un’instancabile attività. Ma non ti comporti con ordine e, pertanto, manchi di efficacia. — Mi fai ricordare quello che udii, una volta, da una persona molto autorevole. Volli lodare un subalterno davanti al suo superiore, e dissi: quanto lavora! — Mi presi questa risposta: dica piuttosto, quanto si muove!…
— Svolgi un’instancabile attività sterile… Quanto ti muovi!
Per sminuire il lavoro di un altro, sussurrasti: non ha fatto altro che compiere il suo dovere.
E io aggiunsi: — Ti pare poco?… Per aver compiuto il nostro dovere il Signore ci dà la felicità del Cielo: «Euge serve bone et fidelis… intra in gaudium Domini tui» — molto bene, servo buono e fedele, entra nel gaudio eterno!
Il Signore ha diritto — e per ciascuno di noi è un obbligo — a essere glorificato «in ogni istante». Dunque, se sciupiamo il tempo, rubiamo gloria a Dio.
Ti consta che il lavoro è urgente, e che un minuto concesso alla comodità significa un tempo sottratto alla gloria di Dio. — Che cosa aspetti, dunque, per mettere coscienziosamente a profitto tutti gli istanti?
Inoltre, ti consiglio di considerare se questi minuti che ti avanzano, nel corso della giornata — ore intere, a sommarli! — non derivino dal tuo disordine o dalla tua poltroneria.
La tristezza e l’inquietudine sono proporzionali al tempo perduto. — Quando sentirai la santa impazienza di trarre profitto da tutti i minuti, la gioia e la pace ti ricolmeranno, perché non penserai a te.
Preoccupazioni?… — Io non ho preoccupazioni — ti dissi —, perché ho molte occupazioni.
Attraversi una fase critica: un certo vago timore; difficoltà nell’adeguare il piano di vita; un lavoro opprimente, perché non ti bastano le ventiquattro ore del giorno, per compiere tutti i tuoi doveri…
— Hai provato a seguire il consiglio dell’Apostolo: «Tutto avvenga decorosamente e con ordine»?: vale a dire, alla presenza di Dio, con Lui, per Lui e solo in Lui.
Quando organizzi il tuo tempo, devi anche pensare a come utilizzare gli spazi liberi che si presenteranno in orari imprevisti.
Ho sempre inteso il riposo come un distogliersi dagli impegni quotidiani, mai come giorni di ozio.
Riposo significa riprendersi: rigenerare le forze, gli ideali, i progetti… In poche parole: cambiare occupazione, per ritornare poi — con nuovo brio — al lavoro consueto.
Adesso, che hai molte cose da fare, sono scomparsi tutti i «tuoi problemi»… — Sii sincero: siccome ti sei deciso a lavorare per Lui, non ti resta più tempo per pensare ai tuoi egoismi.
Non si tratta di compiere i tuoi doveri in fretta e furia, bensì di condurli a termine senza soste, al passo di Dio.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/surco/20294/ (09/05/2024)