Elenco di punti

Ci sono 12 punti in «Forgia» il cui argomento è Gesù Cristo  → identificazione con Cristo.

Pensa a ciò che dice lo Spirito Santo, e riempiti di stupore e di gratitudine: “Elegit nos ante mundi constitutionem” — ci ha scelti, prima di creare il mondo, “ut essemus sancti in conspectu eius!” — per essere santi al suo cospetto.

— Essere santi non è facile, ma non è neppure difficile. Essere santo vuol dire essere buon cristiano: assomigliare a Cristo. — Chi più assomiglia a Cristo, più è cristiano, più di Cristo, più santo.

— E quali mezzi abbiamo? — Gli stessi dei primi fedeli, che videro Gesù, o che lo intravvidero attraverso i racconti degli Apostoli o degli Evangelisti.

Se sei un altro Cristo, se ti comporti da figlio di Dio, lì dove sei appiccherai il fuoco: Cristo infiamma, non lascia indifferenti i cuori.

Tutti dobbiamo essere “ipse Christus” — lo stesso Cristo. È San Paolo che ce lo ingiunge in nome di Dio: “Induimini Dominum Iesum Christum” — rivestitevi di Gesù Cristo.

Ciascuno di noi — tu! — deve badare a come indossa il vestito di cui parla l'Apostolo; ciascuno, personalmente, deve dialogare ininterrottamente con il Signore.

Vivi con naturalezza la vita cristiana! Insisto: fa' conoscere Cristo nella tua condotta, così come riproduce l'immagine uno specchio normale, che non deforma, né fa caricature. — Se sei normale, come un simile specchio, rifletterai la vita di Cristo, e la mostrerai agli altri.

Tu vuoi ricalcare le orme di Cristo, rivestirti delle sue vesti, identificarti con Gesù: ebbene, la tua fede sia operativa e sacrificata, con opere di servizio, gettando via ciò che intralcia.

Mi facevi osservare, ancora indeciso: come si notano i momenti in cui il Signore mi chiede di più!

— Mi limitai soltanto a ricordarti: mi avevi assicurato di volerti unicamente identificare con Lui; perché opponi resistenza?

La vita di Gesù Cristo, se gli siamo fedeli, si ripete in qualche modo in quella di ciascuno di noi, tanto nel suo processo interno — la santificazione — quanto nella condotta esterna.

— Sii riconoscente per la sua bontà.

Ascolta dalle labbra di Gesù la parabola che San Giovanni racconta nel suo Vangelo: “Ego sum vitis, vos palmites” — Io sono la vite; voi, i tralci.

Hai già nell'immaginazione, nell'intelligenza, l'intera parabola. E vedi che un tralcio separato dal ceppo, dalla vite, non serve a nulla, non si riempirà di frutti, farà la fine di un pezzo di legno secco, che gli uomini o le bestie calpesteranno, o che verrà gettato nel fuoco…

— Tu sei il tralcio: deducine tutte le conseguenze.

I tralci, uniti alla vite, maturano e producono frutti.

— Che cosa dobbiamo fare tu e io? Stare molto uniti, per mezzo del Pane e della Parola, a Gesù, che è la nostra vite…, dicendogli parole affettuose per tutto il giorno. Gli innamorati fanno così.

Di' con calma al Maestro: Signore, voglio solo servirti! Voglio solo compiere i miei doveri, e amarti con anima innamorata! Fammi sentire al mio fianco il tuo passo sicuro. Sii Tu il mio unico appoggio.

— Diglielo adagio…, e diglielo per davvero!

— Figliolo, dov'è il Cristo che le anime cercano in te? nella tua superbia? nella tua voglia di importi agli altri? nelle meschinità di carattere che non vuoi vincere? in questa testardaggine?… È lì Cristo? — No!!

— D'accordo: devi avere personalità, ma la tua deve cercare di identificarsi con Cristo.

San Giuseppe, Padre e Signore nostro, castissimo, limpidissimo, che hai meritato di portare in braccio Gesù Bambino, e di lavarlo e abbracciarlo: insegnaci a trattare il nostro Dio, a essere puri, degni di essere altri Cristi.

E aiutaci a percorrere e a indicare, come Cristo, i cammini divini — nascosti e luminosi —, dicendo agli uomini che, sulla terra, possono avere costantemente un'efficacia spirituale straordinaria.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
Riferimenti alla Sacra Scrittura
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