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Alcuni fanno solo ciò che è alla portata di povere creature, e perdono il tempo. Si ripete alla lettera l'esperienza di Pietro: “Praeceptor, per totam noctem laborantes nihil cepimus!” Maestro, abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla.
Se lavorano per conto proprio, senza unità con la Chiesa, senza la Chiesa, che efficacia avrà questo apostolato? Nessuna!
Devono convincersi che, per conto proprio!, non riusciranno a nulla. Tu devi aiutarli a proseguire nell'ascolto del racconto evangelico: “In verbo autem tuo laxabo rete” sulla tua parola, getterò la rete. Allora la pesca sarà abbondante ed efficace.
Com'è bello rettificare, quando si è fatto, per qualsiasi motivo, un apostolato per conto proprio!
Persuaditi, figliolo, che disunirsi, nella Chiesa, è morire.
Chiedi a Dio che nella Santa Chiesa, nostra Madre, i cuori di tutti siano, come nella primitiva cristianità, un solo cuore, perché fino alla fine dei secoli si compiano davvero le parole della Scrittura: “Multitudinis autem credentium erat cor unum et anima una” la moltitudine dei fedeli aveva un cuore solo e un'anima sola.
Ti parlo molto sul serio: che per causa tua non venga lesa questa santa unità. Portalo alla tua orazione!
Offri l'orazione, l'espiazione e l'azione per questo fine: “Ut sint unum!” perché tutti noi cristiani abbiamo una sola volontà, un solo cuore, un solo spirito: perché “omnes cum Petro ad Iesum per Mariam!” tutti, ben uniti al Papa, andiamo a Gesù, per mezzo di Maria.
Respingi il nazionalismo, che rende difficile la comprensione e la convivenza: è una delle barriere più perniciose in tante circostanze storiche.
E respingilo con forza ancora maggiore perché sarebbe più che mai nocivo se lo si volesse introdurre nel Corpo della Chiesa, dove più deve risplendere l'unione di tutto e di tutti nell'amore per Cristo.
Dio sta nel centro della tua anima, della mia e di quella di tutti gli uomini in grazia. E non ci sta inutilmente, ma perché abbiamo più sale, e perché acquisiamo molta luce, e perché sappiamo dispensare questi doni di Dio, ciascuno dal proprio posto.
E come potremo dispensare i doni di Dio? Con umiltà, con devozione, ben uniti alla Chiesa nostra Madre.
Ti ricordi della vite e dei tralci? Com'è fecondo il tralcio unito alla vite! Che grappoli copiosi! E com'è sterile il tralcio separato, che inaridisce e perde la vita!
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/forja/19530/ (07/05/2024)