Elenco di punti

Ci sono 24 punti in «Forgia» il cui argomento è Vocazione.

Figli di Dio. — Portatori dell'unica fiamma capace di illuminare i cammini terreni delle anime, dell'unico fulgore, nel quale mai potranno darsi oscurità, ombre o penombre.

— Il Signore si serve di noi come di torce, perché questa luce illumini… Da noi dipende che molti non rimangano nelle tenebre, ma percorrano sentieri che conducono fino alla vita eterna.

— Dio è mio Padre! — Se lo mediti, non riuscirai a staccarti da questo consolante pensiero.

— Gesù è il mio Amico caro! (altra meravigliosa scoperta), che mi vuol bene con tutta la divina pazzia del suo Cuore.

— Lo Spirito Santo è il mio Consolatore!, che mi guida nel percorrere tutta la mia strada.

Pensaci bene. — Tu sei di Dio…, e Dio è tuo.

Padre mio — trattalo così, con fiducia! —, che sei nei Cieli, guardami con Amore compassionevole, e fa' che io ti corrisponda.

— Sciogli e infiamma il mio cuore di bronzo, brucia e purifica la mia carne immortificata, riempi il mio intelletto di luci soprannaturali, fa' che la mia lingua proclami l'Amore e la Gloria di Cristo.

Cristo, che salì sulla Croce con le braccia spalancate, con gesto di Sacerdote Eterno, vuole contare su di noi — che non siamo nulla! — per portare a “tutti” gli uomini i frutti della sua Redenzione.

Stiamo volentieri, Signore, nella tua mano piagata. Stringici forte! Spremici! Fa' che perdiamo tutta la miseria terrena!, che ci purifichiamo, che ci infiammiamo, che ci sentiamo imbevuti del tuo Sangue!

— E poi, gettaci lontano!, lontano, con fame di messe, in una semina ogni giorno più feconda, per Amore di Te.

Non aver paura, non intimidirti, non stupirti, non lasciarti prendere da una falsa prudenza.

La chiamata a compiere la Volontà di Dio — anche la vocazione — è repentina, come quella degli Apostoli: trovare Cristo e seguire il suo richiamo…

— Nessuno di loro esitò: conoscere Cristo e seguirlo fu tutt'uno.

È giunto per noi un giorno di salvezza, di eternità. Una volta ancora si odono i richiami del Pastore Divino, le sue parole affettuose: “Vocavi te nomine tuo” — ti ho chiamato per nome.

Come nostra madre, Egli ci invita per nome. Anzi: con il nomignolo affettuoso, famigliare. — Laggiù, nell'intimità dell'anima, chiama, e bisogna rispondere: “Ecce ego, quia vocasti me” — eccomi, perché mi hai chiamato, deciso stavolta a non permettere che il tempo passi come l'acqua sui ciottoli, senza lasciare traccia.

Vivi assieme a Cristo! Devi essere, nel Vangelo, come uno dei personaggi, che vive con Pietro, con Giovanni, con Andrea…, perché Cristo vive anche adesso: “Iesus Christus, heri et hodie, ipse et in saecula!” — Gesù Cristo vive!, oggi come ieri: Egli è lo stesso, nei secoli dei secoli.

Signore, fa' che i tuoi figli siano come una brace ardentissima, senza fiammate visibili da lontano. Una brace che appicchi il primo punto di fuoco in ogni cuore che li avvicina…

— Tu farai sì che questa scintilla divenga incendio: i tuoi Angeli — lo so, l'ho visto — sono molto pratici nel soffiare sulla brace nascosta dei cuori…, e un cuore senza cenere non può fare a meno d'esser tuo.

Pensa a ciò che dice lo Spirito Santo, e riempiti di stupore e di gratitudine: “Elegit nos ante mundi constitutionem” — ci ha scelti, prima di creare il mondo, “ut essemus sancti in conspectu eius!” — per essere santi al suo cospetto.

— Essere santi non è facile, ma non è neppure difficile. Essere santo vuol dire essere buon cristiano: assomigliare a Cristo. — Chi più assomiglia a Cristo, più è cristiano, più di Cristo, più santo.

— E quali mezzi abbiamo? — Gli stessi dei primi fedeli, che videro Gesù, o che lo intravvidero attraverso i racconti degli Apostoli o degli Evangelisti.

Che debito hai, con tuo Padre-Dio! — Ti ha dato l'essere, l'intelligenza, la volontà…; ti ha dato la grazia: lo Spirito Santo; Gesù, nell'Ostia; la filiazione divina; la Santissima Vergine, Madre di Dio e Madre nostra; ti ha dato la possibilità di partecipare alla Santa Messa e ti concede il perdono dei tuoi peccati, il suo perdono, tante volte!; ti ha dato doni incalcolabili, alcuni straordinari…

— Dimmi, figliolo: come hai corrisposto? come corrispondi?

Non so che cosa capiti a te…, ma io ho bisogno di confidarti la mia emozione interiore, quando leggo le parole del profeta Isaia: “Ego vocavi te nomine tuo, meus es tu!” — Io ti ho chiamato, ti ho portato nella mia Chiesa, sei mio! Dio mi dice che sono suo! C'è da diventare pazzi d'Amore!

O Gesù…, irrobustisci le nostre anime, spianaci la via e, soprattutto, inebriaci d'Amore! Trasformaci in falò viventi, per incendiare la terra con il fuoco divino che Tu hai portato.

Avvicinarsi un po' di più a Dio vuol dire essere disposto a una nuova conversione, a una nuova rettifica, ad ascoltare attentamente le sue ispirazioni — i santi desideri che fa germogliare nelle nostre anime —, e a metterli in pratica.

Di che ti vanti? — Tutto l'impulso che ti muove è Suo. Agisci di conseguenza.

Che rispetto, che venerazione, che affetto dobbiamo provare per ogni singola anima, di fronte all'evidenza che Dio la ama come qualcosa di suo!

Aspirazione: magari volessimo usare dei giorni che il Signore ci dà, soltanto per piacergli!

Desidero che il tuo comportamento sia come quello di Pietro e di Giovanni: portare all'orazione, per parlarne con Gesù, le necessità dei tuoi amici, dei tuoi colleghi…, e poi, con il tuo esempio, poter dire loro: “Respice in nos!” — guardatemi!

Quando si ama molto una persona, si desidera sapere tutto ciò che la riguarda.

— Meditalo: tu hai fame di conoscere Cristo? Perché… questa è la misura del tuo amore.

Mente — o si sbaglia — chi dice che noi sacerdoti siamo soli: nessuno lo è meno di noi, perché abbiamo la continua compagnia del Signore, con il quale ci dobbiamo intrattenere ininterrottamente.

— Siamo innamorati dell'Amore, dell'Autore dell'Amore!

Mi vedo come un povero uccellino che, abituato a volare soltanto da albero ad albero o, al più, fino al balcone di un terzo piano…, una sola volta ebbe l'ardire di arrivare fino al tetto di una casetta, che non era proprio un grattacielo…

Ma ecco che un'aquila afferra il nostro eroe — lo aveva scambiato per un pulcino della sua razza — e, fra i suoi artigli poderosi, l'uccellino sale, sale molto in alto, oltre le montagne della terra e le vette innevate, oltre le nubi bianche e azzurre e rosa, ancora più su, fino a guardare in faccia il sole… E allora l'aquila, liberando l'uccellino, gli dice: — Forza, vola!

— Signore, che io mai più torni a volare rasoterra! Che sia sempre illuminato dai raggi del Sole divino — Cristo — nell'Eucaristia!, che il mio volo non si interrompa, fino a trovare il riposo del tuo Cuore!

Così concludeva l'orazione quel nostro amico: “Amo la Volontà del mio Dio: pertanto, in completo abbandono, sia Lui a portarmi come e dove vuole”.

Chiedi al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, e a tua Madre, che ti aiutino a conoscerti e a piangere per tutte quelle cose sporche che ti hanno attraversato e che hanno lasciato — ahimè — tante incrostazioni…

— E nel contempo, senza allontanarti da questa considerazione, digli: dammi, Gesù, un Amore che sia fuoco di purificazione, nel quale la mia povera carne, il mio povero cuore, la mia povera anima, il mio povero corpo si consumino, ripulendosi di tutte le miserie terrene… Poi, il mio io ormai vuoto, riempilo di Te: che non mi attacchi a nulla qui sulla terra; che mi sostenga sempre l'Amore.

Per te non desiderare nulla, né di bene né di male: desidera solo, per te, ciò che Dio vuole.

Qualunque cosa sia, perché viene dalla sua mano, dalla mano di Dio, per cattiva che sembri agli occhi degli uomini, a te, con l'aiuto di Dio, sembrerà buona, molto buona!, e dirai, con convinzione sempre maggiore: “Et in tribulatione mea dilatasti me… et calix tuus inebrians, quam praeclarus est!” — nella tribolazione ho gioito… che calice meraviglioso è il tuo… che inebria tutto il mio essere!

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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