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Così concludeva l'orazione quel nostro amico: “Amo la Volontà del mio Dio: pertanto, in completo abbandono, sia Lui a portarmi come e dove vuole”.
Per te non desiderare nulla, né di bene né di male: desidera solo, per te, ciò che Dio vuole.
Qualunque cosa sia, perché viene dalla sua mano, dalla mano di Dio, per cattiva che sembri agli occhi degli uomini, a te, con l'aiuto di Dio, sembrerà buona, molto buona!, e dirai, con convinzione sempre maggiore: “Et in tribulatione mea dilatasti me… et calix tuus inebrians, quam praeclarus est!” nella tribolazione ho gioito… che calice meraviglioso è il tuo… che inebria tutto il mio essere!
Oggi, per la prima volta, hai avuto la sensazione che tutto diventa più semplice, che ti si “scòmplica” tutto: vedi eliminati, finalmente, i problemi che ti preoccupavano. E comprendi che saranno risolti più e meglio, quanto più ti abbandonerai nelle braccia di tuo Padre Dio.
Che cosa aspetti a comportarti sempre questa deve essere la ragione della tua vita! come un figlio di Dio?
Una ferma decisione: abbandonarmi in Cristo, con tutte le mie miserie. E ciò che Egli vuole, in ogni istante, “fiat!” si faccia!
Affàcciati molte volte in oratorio, per dire a Gesù:… mi abbandono nelle tue braccia.
Lascia ai suoi piedi ciò che hai: le tue miserie!
In questo modo, nonostante il turbinìo di cose che ti porti dietro, non mi perderai mai la pace.
Dio mio, com'è facile perseverare, sapendo che Tu sei il Buon Pastore, e noi tu e io… pecore del tuo gregge!
Perché sappiamo bene che il Buon Pastore dà tutta la sua vita per ciascuna delle sue pecore.
Non debbo chiedere nulla a Gesù: mi limiterò a compiacerlo in tutto e a raccontargli le cose, come se Egli non le sapesse, proprio come fa un bimbo piccolo con suo padre.
Gli diceva un'anima apostolica: Gesù, vedrai Tu che cosa fare…, io non lavoro per me…
Fa' così la tua orazione: se devo fare qualcosa di utile, Gesù, devi farla Tu per me. Si compia la tua Volontà: la amo, anche se la tua Volontà permette che io stia sempre come ora, a cadere penosamente, e Tu a risollevarmi!
Fammi santo, Dio mio, anche a bastonate. Non voglio essere di remora alla tua Volontà. Voglio corrispondere, voglio essere generoso… Ma che volontà è la mia?
Se torni ad abbandonarti nelle mani di Dio, riceverai, dallo Spirito Santo, luci nell'intelligenza e vigore nella volontà.
Oggi sono tornato a pregare pieno di fiducia, con questa richiesta: Signore, non ci inquietino le nostre miserie passate già perdonate, e neppure la possibilità di miserie future; vogliamo abbandonarci nelle tue mani misericordiose; presentarti i nostri desideri di santità e di apostolato, che palpitano come braci sotto le ceneri di un'apparente freddezza…
Signore, so che ci ascolti. Diglielo anche tu.
Documento stampato da https://escriva.org/it/book-subject/forja/18048/ (09/05/2024)