Elenco di punti

Ci sono 7 punti in «Cammino» il cui argomento è Lavoro → perfezione umana e rettitudine d'intenzione.

Perché questa volubilità di carattere? Quando fisserai la tua volontà su qualche cosa? —Lascia la tua affezione per le prime pietre e metti l'ultima pietra in uno solo dei tuoi progetti.

Quel modo soprannaturale di procedere è una vera tattica militare. —Sostieni la guerra —le lotte quotidiane della tua vita interiore— su posizioni che scegli lontane dai muri maestri della tua fortezza.

E il nemico sferra l'attacco proprio lì: alla tua piccola mortificazione, alla tua orazione abituale, al tuo lavoro ordinato, al tuo piano di vita: ed è difficile che riesca ad avvicinarsi fino ai torrioni del tuo castello, poco resistenti all'assalto. —E, se ci riesce, vi arriva senza efficacia.

Ti preoccupi soltanto di edificare la tua cultura. E bisogna edificare la tua anima. —Così lavorerai come devi, per Cristo: perché regni Lui nel mondo sono necessarie persone che, con lo sguardo rivolto al cielo, si dedichino con prestigio a tutte le attività umane e, per mezzo di esse, esercitino in silenzio —e con efficacia— un apostolato di carattere professionale.

Da' un motivo soprannaturale alla tua ordinaria occupazione professionale, e avrai santificato il lavoro.

Quando persone professionalmente mal considerate si agitano alla testa di manifestazioni esteriori di religiosità, sono sicuro che sentite la voglia di dir loro all'orecchio: “Per favore, abbiano la bontà d'essere meno cattolici!”.

Purezza d'intenzione. —Le suggestioni della superbia e gli impulsi della carne li riconosci presto… e lotti e, con la grazia, vinci.

Ma i motivi che ti portano ad agire, anche nelle azioni più sante, non ti sembrano chiari…, e senti una voce dentro di te che ti fa scoprire ragioni umane…, con tale sottigliezza, che s'insinua nella tua anima il sospetto di non lavorare come dovresti —per puro Amore, unicamente per dare a Dio tutta la gloria.

Reagisci subito ogni volta e di': “Signore, per me non voglio nulla. Tutto per la tua gloria e per Amore”.

“Mi è passato l'entusiasmo”, mi hai scritto. —Tu non devi lavorare per entusiasmo, ma per Amore: con coscienza del dovere, che è abnegazione.