Elenco di punti

Ci sono 10 punti in «Cammino» il cui argomento è Infanzia spirituale  → semplicità e audacia.

Coraggio, generosamente e come un bambino, digli: Che cosa vorrai mai darmi, se esigi “questo” da me?

Sii ancora più audace e, quando hai bisogno di qualche cosa, partendo sempre dal Fiat, non chiedere, di': “Gesù, voglio questo, voglio quello”, perché i bambini fanno così.

Essere piccolo: le grandi audacie sono sempre dei bambini. —Chi chiede… la luna? —Chi non si ferma davanti ai pericoli per realizzare il suo desiderio?

“Mettete” in un bambino “così” molta grazia di Dio, il desiderio di fare la sua Volontà (di Dio), molto amore per Gesù, tutta la scienza umana che le sue capacità gli permettono di acquistare… e avrete il ritratto del carattere degli apostoli d'oggi, così come senza dubbio li vuole Dio.

Bambino sciocco: il giorno in cui nascondessi qualcosa della tua anima al Direttore, avresti cessato d'essere bambino, perché avresti perduto la semplicità.

Bambino, offrigli ogni giorno… persino le tue fragilità.

Sii piccolo, molto piccolo. —Non avere più di due anni di età, tre al massimo. —Perché i bambini più grandicelli sono dei furbacchioni che cercano già d'ingannare i loro genitori con inverosimili bugie.

Hanno infatti la malizia, il fomes del peccato, ma non hanno quell'esperienza del male che darà loro l'“arte” di peccare, per coprire con parvenza di verità la falsità dei loro inganni.

Hanno perduto la semplicità, e la semplicità è indispensabile per essere piccoli davanti a Dio.

Bambino audace, grida: Che amore quello di Teresa! —Che zelo quello di Saverio! —Che uomo meraviglioso San Paolo! —Ebbene, Gesù, io… ti voglio più bene di Paolo, di Saverio e di Teresa.

Quello scoraggiamento provocato dalle tue mancanze di generosità, dalle tue cadute, dai tuoi regressi —forse solo apparenti— ti dà spesso l'impressione d'aver infranto qualcosa di grande valore (la tua santificazione).

Non affliggerti: trasferisci alla vita soprannaturale la maniera giudiziosa che i bambini semplici impiegano per risolvere simili conflitti.

Hanno rotto —per sventatezza, quasi sempre— un oggetto che il loro babbo stima molto. —Si addolorano, forse piangono, ma… vanno a farsi consolare proprio dal padrone della cosa resa inservibile dalla loro sbadataggine…, e il babbo dimentica il valore —anche se grande— dell'oggetto distrutto e, pieno di tenerezza, non solo perdona, ma consola e incoraggia il piccino. —Impara.

Perseverare. —Un bambino che bussa a una porta, bussa una e due volte, e molte volte…, e forte e a lungo, con sfacciataggine! E chi va ad aprire offeso, si trova disarmato dinanzi al candore della creaturina inopportuna… —Tu fa' così con Dio.

Nel ringraziamento dopo la Comunione la prima cosa che ti viene alle labbra, senza poterci far nulla, è chiedere…: “Gesù, dammi questo; Gesù, quell'anima; Gesù, quel lavoro”?

Non te ne preoccupare e non farti violenza: non vedi che, se il padre è buono e il figlio è un bambino semplice e audace, il piccolo mette le mani nella tasca del padre per cercare le caramelle, prima ancora di dargli il bacio di benvenuto? —Allora…

Riferimenti alla Sacra Scrittura