Elenco di punti

Ci sono 3 punti in «Amici di Dio» il cui argomento è Mortificazione → nel lavoro.

Possumus! (Mt 20, 22), possiamo vincere anche questa battaglia, con l'aiuto del Signore. Siate convinti che non è difficile trasformare il lavoro in un dialogo di preghiera. Non appena lo si è offerto e si è messo mano all'opera, Dio è già in ascolto, già infonde coraggio. Abbiamo raggiunto lo stile delle anime contemplative, in mezzo al lavoro quotidiano! Perché ci pervade la certezza che Egli ci vede, mentre ci richiede continui superamenti: quel piccolo sacrificio, quel sorriso a un importuno, il cominciare dall'occupazione meno piacevole ma più urgente, la cura dei dettagli di ordine, la perseveranza nel compimento del dovere quando sarebbe così facile interromperlo, il non rimandare a domani ciò che dobbiamo concludere oggi…, tutto per far piacere a Lui, a Dio nostro Padre! E magari, sul tavolo di lavoro o in un posto opportuno, che non richiama l'attenzione ma che a te serve da svegliarino dello spirito contemplativo, collochi il crocifisso, che per la tua anima e per la tua mente è il manuale da cui apprendi le lezioni di servizio.

Se ti decidi — senza singolarità, senza abbandonare il mondo, nel bel mezzo delle tue occupazioni abituali — ad avviarti per questi cammini contemplativi, ti sentirai immediatamente amico del Maestro, con il divino incarico di aprire i sentieri divini della terra a tutta l'umanità. Sì: con il tuo concreto lavoro contribuirai ad estendere il regno di Cristo in tutti i continenti. Una dopo l'altra si succederanno le ore di lavoro offerte per le nazioni lontane che si aprono alla fede, per i popoli orientali ai quali è barbaramente impedito di professare liberamente la religione, per i paesi di antica tradizione cristiana in cui sembra che la luce del Vangelo si sia offuscata e che le anime si dibattano nelle tenebre dell'ignoranza… In questo modo, che grande valore assume un'ora di lavoro, perseverare con impegno costante ancora per un po', qualche minuto ancora, per terminare tutto bene! Stai trasformando, in modo semplice e pratico, la contemplazione in apostolato, come un'imperiosa necessità del cuore che batte all'unisono con il dolcissimo e misericordioso Cuore di Gesù, Signore nostro.

Forse ti domandi: ma come farò a comportarmi sempre con questo spirito, a portare a termine con perfezione il mio lavoro professionale? La risposta non è mia, è di san Paolo: Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate forti. Tutto si faccia tra voi nella carità (1 Cor 16, 13-14). Fate tutto liberamente e per Amore: non date mai spazio alla paura o all'abitudinarismo; servite Dio nostro Padre.

Mi piace molto ripetere — perché ne ho buona esperienza — questi versi non eccelsi, ma molto espressivi: Mi vida es toda de amor / y, si en amor estoy ducho, / es por fuerza del dolor, / que no hay amante mejor / que aquél que ha sufrido mucho. (La mia vita è tutta d'amore / e, se in amore sono esperto, / è a forza di dolore, / perché non c'è amante migliore / di chi ha molto sofferto). Impégnati nei tuoi doveri professionali per Amore: porta tutto a buon fine per Amore, insisto, e potrai sperimentare — proprio perché ami, anche se devi assaporare l'amarezza dell'incomprensione, dell'ingiustizia, dell'ingratitudine e perfino dell'insuccesso umano — le meraviglie che il tuo lavoro produce. Frutti succosi, semi di eternità!

Per raggiungere questa meta, dobbiamo operare mossi dall'Amore, non come chi sopporta il peso di un castigo o di una maledizione: Tutto quello che fate in parole e opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre (Col 3, 17). Agendo in questo modo, porteremo a termine le nostre occupazioni con perfezione, riempiendo il tempo, come strumenti innamorati di Dio, consci della grande responsabilità che il Signore ha messo sulle nostre spalle e della fiducia che ripone in noi, nonostante la nostra debolezza personale. In ogni tua attività, dal momento che puoi contare sulla fortezza di Dio, devi comportarti come chi è mosso esclusivamente dall'Amore.

Ma non chiudiamo gli occhi davanti alla realtà, accontentandoci di una visione ingenua, superficiale, che ci faccia pensare di aver davanti un cammino facile, e che per percorrerlo siano sufficienti dei propositi sinceri e dei desideri ardenti di servire il Signore. Potete esserne sicuri: nel corso degli anni si presenteranno — magari prima di quanto si pensi — situazioni particolarmente dure, che richiederanno molto spirito di sacrificio e un più generoso distacco da se stessi. Coltiva pertanto la virtù della speranza e, audacemente, fa' tuo il grido dell'apostolo: Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi (Rm 8, 18); medita con sicurezza e pace: che cosa sarà l'Amore infinito di Dio, riversato su questa povera creatura? È ormai il momento, in mezzo alle tue occupazioni abituali, di esercitare la fede, di risvegliare la speranza, di ravvivare l'amore; vale a dire, di rendere attive le tre virtù teologali, che ci spingono a sradicare subito, senza infingimenti, senza false coperture, senza giri di parole, gli equivoci nella nostra condotta professionale e nella nostra vita interiore.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
Riferimenti alla Sacra Scrittura