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Nell’apostolato, obbedisci senza stare a guardare alle condizioni umane di chi comanda, né al modo in cui comanda. Il contrario non è virtù.
Di croci ve ne sono molte: di brillanti, di perle, di smeraldi, di smalti, di avorio…; anche di legno, come quella di nostro Signore. Tutte meritano uguale venerazione, perché la Croce ci parla del sacrificio del Dio fatto Uomo. — Porta questa considerazione alla tua obbedienza, senza dimenticare che Egli abbracciò amorosamente, senza esitazione!, il Legno, e lì ci ottenne la Redenzione.
Solo dopo aver obbedito, il che è segno di rettitudine d’intenzione, fa’ la correzione fraterna, secondo le condizioni richieste, e rafforzerai l’unità con il compimento di questo dovere.
Documento stampato da https://escriva.org/it/surco/373/ (19/04/2024)