 |
328 |
 |
I difetti che vedi negli altri forse sono i tuoi. «Si oculus tuus fuerit simplex...» — Se il tuo occhio fosse semplice, tutto il tuo corpo sarebbe illuminato; ma se il tuo occhio è malizioso, tutto il tuo corpo sarà ottenebrato.
E più ancora: «Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, e non badi alla trave che è nel tuo?».
— Esàminati.
|
 |
|