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Mi dichiarasti, con aria spavalda e incerta: c’è chi sale e c’è chi scende… E c’è chi, come me!, è steso sulla strada.
Mi ha dato tristezza la tua indolenza, e ho aggiunto: i pigri se li tirano a rimorchio quelli che salgono; e, di solito con più forza, quelli che scendono. Pensa quale pauroso fuorviamento ti stai procurando!
L’ha già fatto notare il santo vescovo di Ippona: non avanzare è retrocedere.
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Documento stampato da https://escriva.org/it/surco/165/ (20/04/2024)