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Ricordavamo prima gli avvenimenti di Nain. Ora potremmo citarne altri, perché i Vangeli sono pieni di episodi analoghi. Quelle narrazioni hanno commosso e commuovono sempre il cuore delle creature, perché non propongono soltanto il gesto sincero di un uomo che ha pietà dei suoi simili, ma rivelano anzitutto la carità immensa del Signore. Il Cuore di Gesù è il Cuore del Dio incarnato, dell'Emmanuele, Dio con noi.

La Chiesa, unita a Cristo, nasce da un cuore ferito (inno dei Vespri della festa del Sacro Cuore). Quel Cuore, aperto sulla croce, ci trasmette la vita. Come non ricordare allora, anche solo per un momento, i Sacramenti, attraverso i quali Dio opera in noi e ci fa partecipi della forza redentrice di Cristo? Come non ricordare con particolare gratitudine il Sacramento dell'Eucaristia, la nostra Messa, che rinnova in modo incruento il Santo Sacrificio del Calvario? Gesù ci si dona come alimento: Gesù, venendo a noi, trasforma tutto e nel nostro essere si manifestano forze — l'aiuto dello Spirito Santo — che riempiono l'anima e informano le nostre azioni, il nostro modo di pensare e di sentire. Il Cuore di Cristo è la pace dei cristiani.

Il fondamento della donazione che il Signore ci chiede non consiste soltanto nei nostri slanci e nelle nostre forze, così spesso deboli o impotenti: consiste innanzitutto nelle grazie che l'amore del Cuore di Dio fatto uomo ci ha ottenute. Pertanto possiamo e dobbiamo perseverare nella nostra vita interiore di figli del Padre nostro che è nei Cieli, senza dar adito alla stanchezza e allo scoraggiamento. Mi piace far considerare che il cristiano è chiamato a esercitare la fede, la speranza e la carità nella sua comune esistenza quotidiana, nelle occasioni più semplici, nelle circostanze abituali della sua giornata; perché è qui che si rivela la condotta di un'anima che riposa in Dio, ed è qui che l'esercizio delle virtù teologali porta la gioia, la forza e la serenità.

Questi sono i frutti della pace di Cristo, la pace che il suo Cuore Sacratissimo ci porta. Perché, ricordiamolo ancora una volta, l'amore di Gesù per gli uomini è un aspetto insondabile del mistero divino, dell'amore del Figlio per il Padre e lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo, il vincolo d'amore tra il Padre e il Figlio, trova nel Verbo un cuore umano.

Non è possibile parlare di queste realtà centrali della nostra fede senza avvertire i limiti della nostra intelligenza e la grandezza della Rivelazione. Ma pur non potendo abbracciare queste verità, pur avvertendo che la nostra ragione resta sbalordita davanti ad esse, umilmente e fermamente le crediamo: fondandoci sulla testimonianza di Cristo, sappiamo che è così; sappiamo che l'Amore, dal seno della Trinità, si effonde su tutti gli uomini per mezzo dell'Amore del Cuore di Gesù.

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