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Il Signore ti ha fatto vedere chiaro il tuo cammino di cristiano in mezzo al mondo. Eppure, mi assicuri che molte volte hai considerato, con invidia mi hai detto che in fondo era comodità , la felicità di essere uno sconosciuto, che lavora, ignorato da tutti, nell'ultimo cantuccio… Dio e tu!
Adesso, oltre all'idea di andare missionario in Giappone, ti viene in mente il pensiero di questa vita nascosta e sofferta… Ma se, trovandoti libero da altre sante obbligazioni naturali, tentassi di “nasconderti”, senza che questa sia la tua vocazione, in una qualsiasi istituzione religiosa, non saresti felice. Ti mancherebbe la pace; perché avresti fatto la tua volontà, non quella di Dio.
La tua “vocazione”, allora, avrebbe un altro nome: defezione, frutto non di ispirazione divina, ma di mera paura umana per la lotta che si avvicina. E questo… no!
Documento stampato da https://escriva.org/it/forja/88/ (17/04/2024)