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Continua a riflettere sulle qualità dell'asinello, e osserva che l'asino, per combinare qualcosa di utile, deve lasciarsi dominare dalla volontà di chi lo conduce…: da solo, non farebbe altro che… asinerie. Di certo non gli passa per la testa niente di meglio che rotolarsi per terra, correre alla mangiatoia… e ragliare.
Ah, Gesù! diglielo anche tu : “Ut iumentum factus sum apud te!” hai fatto di me il tuo somarello; non mi lasciare, “et ego semper tecum!” e starò sempre con Te. Conducimi fortemente legato con la tua grazia: “Tenuisti manum dexteram meam…” mi hai preso per la cavezza; “et in voluntate tua deduxisti me…” e fammi compiere la tua Volontà. E così ti amerò per i secoli infiniti! “et cum gloria suscepisti me!”.
Documento stampato da https://escriva.org/it/forja/381/ (16/04/2024)