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Fede. Dobbiamo avere fede. Se si guarda con occhi di fede, si scopre che la Chiesa porta in sé stessa e diffonde attorno a sé la propria apologia. Chi la guarda, chi la studia con occhi di amore alla verità, deve riconoscere che Essa, indipendentemente dagli uomini che la compongono e dalle modalità pratiche con le quali si presenta, porta in sé stessa un messaggio di luce, universale e unico, liberatore e necessario, divino (PAOLO VI, Allocuzione, 23 giugno 1966).

Quando ascoltiamo parole di eresia — di questo si tratta, non mi sono mai piaciuti gli eufemismi —, quando osserviamo che si attacca impunemente la santità del matrimonio e quella del sacerdozio; la concezione immacolata di nostra Madre, la Madonna, e la sua verginità perpetua, con tutti gli altri privilegi e doni di cui Dio volle adornarla; il perenne miracolo della presenza reale di Cristo nella santa Eucaristia, il primato di Pietro, e perfino la risurrezione di nostro Signore, come non sentire l'anima colma di tristezza? Ma abbiate fiducia: la santa Chiesa è incorruttibile. La Chiesa vacillerà se vacilla il suo fondamento, ma forse Cristo potrà vacillare? Dato che Cristo non vacilla, la Chiesa resterà salda fino alla fine dei tempi (SANT'AGOSTINO, Enarrationes in Psalmos, 103, 2, 5 [PL 37, 1353]).

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