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Quando un'anima si sforza di coltivare le virtù umane, il suo cuore è già molto vicino a Cristo. Il cristiano comprende che le virtù teologali — la fede, la speranza, la carità — e tutte le altre virtù che la grazia di Dio porta con sé, lo spingono a non trascurare mai le buone qualità che ha in comune con tanti uomini.

Le virtù umane — ripeto — sono il fondamento di quelle soprannaturali, le quali, a loro volta, danno sempre nuovo impulso ad agire come uomini di bene. Ma, in ogni caso, non basta il desiderio di possedere tali virtù, bisogna imparare a praticarle. Discite benefacere (Is 1, 17), imparate a fare il bene. Bisogna esercitarsi continuamente negli atti corrispondenti a tali virtù — con fatti di sincerità, di veracità, di equanimità, di serenità, di pazienza… —, perché le opere sono amore e non si può amare Dio solo a parole, ma coi fatti e nella verità (1 Gv 3, 18).

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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