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Per raggiungere questa meta, dobbiamo operare mossi dall'Amore, non come chi sopporta il peso di un castigo o di una maledizione: Tutto quello che fate in parole e opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre (Col 3, 17). Agendo in questo modo, porteremo a termine le nostre occupazioni con perfezione, riempiendo il tempo, come strumenti innamorati di Dio, consci della grande responsabilità che il Signore ha messo sulle nostre spalle e della fiducia che ripone in noi, nonostante la nostra debolezza personale. In ogni tua attività, dal momento che puoi contare sulla fortezza di Dio, devi comportarti come chi è mosso esclusivamente dall'Amore.

Ma non chiudiamo gli occhi davanti alla realtà, accontentandoci di una visione ingenua, superficiale, che ci faccia pensare di aver davanti un cammino facile, e che per percorrerlo siano sufficienti dei propositi sinceri e dei desideri ardenti di servire il Signore. Potete esserne sicuri: nel corso degli anni si presenteranno — magari prima di quanto si pensi — situazioni particolarmente dure, che richiederanno molto spirito di sacrificio e un più generoso distacco da se stessi. Coltiva pertanto la virtù della speranza e, audacemente, fa' tuo il grido dell'apostolo: Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi (Rm 8, 18); medita con sicurezza e pace: che cosa sarà l'Amore infinito di Dio, riversato su questa povera creatura? È ormai il momento, in mezzo alle tue occupazioni abituali, di esercitare la fede, di risvegliare la speranza, di ravvivare l'amore; vale a dire, di rendere attive le tre virtù teologali, che ci spingono a sradicare subito, senza infingimenti, senza false coperture, senza giri di parole, gli equivoci nella nostra condotta professionale e nella nostra vita interiore.

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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