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Sono tante le scene in cui Gesù parla con il Padre, che adesso è impossibile ricordarle tutte. Penso però che non possiamo tralasciare di considerare i momenti, così intensi, che precedono la sua Passione e la sua Morte, quando il Signore si prepara a consumare il Sacrificio che ci restituirà l'Amore divino. Nell'intimità del Cenacolo, il suo Cuore trabocca: rivolge al Padre la sua supplica, annuncia la discesa dello Spirito Santo, incoraggia i suoi ad un continuo fervore di carità e di fede.

Questo ardente raccoglimento del Redentore continua poi nel Getsemani, quando avverte ormai imminente la sua Passione, quando sente che le umiliazioni e le sofferenze si avvicinano, che è l'ora della Croce, il duro patibolo dei malfattori, che Egli ha desiderato ardentemente. Padre, se vuoi, allontana da me questo calice (Lc 22, 42). E subito: Però non sia fatta la mia volontà, ma la tua (Lc 22, 42). Più tardi, inchiodato alla croce, solo, con le braccia aperte in gesto di sacerdote eterno, prosegue il suo dialogo con il Padre: Nelle tue mani rimetto il mio spirito (Lc 23, 46).

Riferimenti alla Sacra Scrittura
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